libri //… “BINDA L’ INVINCIBILE” di Edoardo Rosso / illustrazioni di Serena Tommasini Degna
Edoardo Rosso fa inseguire le pagine di Binda l’ Invincibile (Italica Edizioni) come fossero tappe di una corsa epica, racconta Alfredo Binda mescolando dati e schegge di vita alla Storia in divenire, dipinge un paesaggio umano e sociale in cui il campione, nato a Cittiglio nel 1902, si staglia sullo sfondo di un’Italia scivolata nelle sabbie mobili del Ventennio.
Ma quella di Alfredo Binda è anche una storia di immigrazione e intraprendenza.
A 17 anni segue il fratello maggiore a Nizza per lavorare come stuccatore nell’impresa di uno zio. Porta con sé l’amata cornetta che ha imparato a suonare nella banda del paese e stempera la nostalgia della lontananza progettando di comperare, con i primi guadagni, una bicicletta in grado di assecondare la nascente passione per il ciclismo.
Inizia a correre in Francia e da subito gli sguardi di appassionati e addetti ai lavori si concentrano sul taciturno giovanotto lombardo, cresciuto in uno dei paradisi ciclistici del Bel Paese, fra il Lago Maggiore e le aspre salite della Valcuvia.
Dopo qualche anno di apprendistato (e vittorie) sulle strade della Costa Azzurra finalmente si affaccia l’occasione irrinunciabile, la possibilità di diventare professionista tra le fila della casa ciclistica Legnano guidata da Eberardo Pavesi.
Il mito è pronto a sbocciare.
Classe, facilità di pedalata e un’ innata capacità di gestione della corsa, permetteranno a Binda di conquistare, in poco più di dieci anni di carriera, cinque giri d’ Italia, tre Campionati del Mondo, due Milano-Sanremo e quattro giri di Lombardia.
Ma non solo fatica e palmares. Il libro di Edoardo Rosso racconta la rivalità, vera linfa vitale dello sport delle due ruote, il sovrapporsi impietoso di generazioni a confronto.
Prima Alfredo Binda contro il campionissimo Girardengo, suo grande avversario, poi Alfredo Binda contro l’astro nascente, la locomotiva umana, l’esuberante mantovano Learco Guerra, come da copione caratterialmente agli antipodi rispetto al timido e riflessivo campione di Cittiglio.
Immergendosi nella lettura di Binda l’Invincibile appaiono come d’incanto le strade bagnate del Lombardia, i testa a testa per indossare la gloriosa maglia iridata, il fascino e lo strazio della durissima Milano-Sanremo, la salita del Turchino e il mare scintillante della riviera.
Binda l’Invincibile testimonia il passato per rinnovare una magia inestinguibile, l’ intensità e la verità di uno sport capace di rappresentare, come nessun altro, i tornanti e gli imprevisti della vita.